Eleanor Oliphant sta benissimo (Gale Honeyman)
- dalibookblogger
- 27 apr 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 8 mag 2020
Una voce unica: quella di Eleanor Oliphant.

Di “Eleanor Oliphant sta benissimo” avevo sentito parlare davvero bene e per questo le aspettative erano tante. Non si rimane delusi da questo romanzo fresco, ironico, moderno e originale, ma allo stesso tempo intimo e riflessivo.
“Quando qualcuno - tassisti, igienisti dentali - mi chiede che cosa faccio, io rispondo che lavoro in ufficio. In quasi nove anni nessuno mi ha mai chiesto di che tipo di ufficio si tratta o che genere di lavoro svolgo.”
La protagonista: il punto di forza del romanzo
A farmi apprezzare il testo è soprattutto il grosso lavoro che l’autrice fa sulla voce, ossia nel riuscire a raccontare la storia dal punto di vista della protagonista, in prima persona, e di farlo in modo assolutamente credibile e convincente.
Eleanor è una donna particolare, anzi particolarissima, che ci rende partecipi di bizzarre abitudini e rituali quotidiani di una vita sobria, fatta sempre degli stessi vestiti, degli stessi gesti e degli stessi cibi. Eleanor è un’outsider convinta di bastare a se stessa nel suo isolamento, che non riesce a costruire rapporti che vadano oltre la banale superficialità, che nel weekend beve vodka diluita per trascorrere le giornate senza essere né ubriaca né sobria. Sin da subito sappiamo che il passato di Eleanor è segnato da un evento drammatico, che tuttavia scopriremo soltanto in seguito, un evento che l’ha fatta chiudere nel suo guscio, nelle sue problematiche relazionali e di comunicazione. Eppure, lei è convita di stare benissimo. Essendo esattamente ciò che è, è un personaggio affascinante che suscita nel lettore una forte empatia. Leggendo, si ha l’impressione di riuscire a conoscerla a fondo, di entrare davvero nella sua sfera emotiva più intima, nella sua irrequietezza, di iniziare a comprendere il suo strampalato modo di essere. Proprio il suo essere ai margini, il suo cercare un equilibrio e una propria autostima, la rende un personaggio cui non si può fare a meno di affezionarsi.
"Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: benissimo. Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso".
Un romanzo di formazione moderno
La svolta, nella calma apparente della vita di Eleanor, avviene quando per la prima volta qualcuno inizia a essere gentile con lei. Eleanor si apre finalmente a una strana amicizia, a un rapporto bizzarro che la porterà ad aprire il suo cuore. Ed è così che, scavando nella complessa natura di Eleanor, si scoprirà alla fine della storia qual è l'evento traumatico che l’aveva portata ad essere ciò che credeva di non poter cambiare mai più.
Perché leggere “Eleanor Oliphant sta benissimo”
Perché Eleanor è un personaggio in evoluzione, profondo e delicato, che si trova a cambiare e a rimettersi in gioco. Profondamente umana e piena di strane manie, in costante difficoltà pur senza ammetterlo, Eleanor parla a molti di noi. Lo stile, frizzante e scorrevole, ironico, autoironico e sarcastico, rende questo testo una lettura piacevolissima capace di conquistare persino i lettori più deboli.
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